Un sogno per non morire


Ci penso da un po’ a questa cosa, a quanto sia importante per la gente avere la possibilità di sognare.
Sono quelle piccole cose, apparentemente insignificanti, che però riescono a tenerti in vita.
A farmi sentire vivo è stato il sogno che ho fatto stanotte e che volevo provare a raccontare/spiegare per inaugurare questa nuova sezione del sito.

Si tratta di quei sogni senza né capo né coda, che non saprai come finiranno e di cui non conosci l’antefatto.
Sta di fatto che non so come ma mi trovo a dover recitare per uno spettacolo teatrale.
Premessa: io nella realtà non ho mai fatto nulla del genere ma ho sempre desiderato farlo. Ricordo anche di aver alimentato questo sogno diversi anni fa quando presi coraggio e mi decisi ad andare ad un incontro introduttivo su un corso di recitazione (la prof mi diede letteralmente dello psicopatico, ma questa è una storia che meriterebbe di essere raccontata altrove).
Tornando al sogno: immaginatevi l’eccitazione, la tensione del momento. Una mia collega che ha perfino promesso di venirmi a vedere alla prima, e mancano un paio di giorni all’esordio e io non ho nemmeno studiato la mia parte.
Ma questo non è un grosso problema, assisto alle prove e noto che anche gli altri ragazzi non sono preparatissimi e dimenticano le battute (ma tanto c’è il suggeritore, che problema c’è?).
In realtà non devo studiare granché, la mia è una particina. Più qualche voce fuori campo.
Ma per me è una cosa importantissima. Io impersonerò la Morte. Dovrò abbracciare un ragazzo e in quel momento la sua esistenza cesserà per sempre. E’ proprio un ruolo decisivo, in fondo, più che importante.
Pensate che roba, avere un potere simile nella realtà: abbracciare una persona e farla propria per sempre. Wow…

E allora in questa malinconica domenica di fine estate, ho capito una cosa in più della vita: che il capitano Marcel ha maledettamente ragione quando afferma che un sogno deve morire, per poter diventare realtà.
L’importante è non morire prima dei propri sogni. Non tutti i sogni alla fine si realizzano, alcuni si spengono nel tempo perché non vengono alimentati. C’è bisogno di crederci, innanzi tutto.
Ho pensato a come sarebbe bello con un abbraccio realizzarli tutti. Non solo i miei.
Perciò scrivete a andythemirrorbreaker@hotmail.it i vostri sogni, quelli che fate ad occhi chiusi ma anche e soprattutto quelli che fate ad occhi aperti, mi piacerebbe pubblicarli qui per dar voce a quelli più significativi o bisognosi.
Non si vince nulla, ma d’altronde sognare è gratis. Vale sempre la pena di provarci. 😉
Un abbraccio “realizzativo” da Andy D.

1 thoughts on “Un sogno per non morire

  1. Pingback: L’eco dei lettori. Il porto dei sogni incrociati | A spasso tra i libri

Lascia un commento